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    DrivingItalia speciale: The Big Three (terza parte)

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    Dopo il successo della prima parte dello speciale The Big Three, dedicato ad Assetto Corsa, il secondo articolo della serie focalizzato invece su rFactor 2, è tempo di dedicarsi all’ultimo contendente, niente meno che iRacing. Pronti per scoprire quali sono pro e contro di questo gigante della simulazione? Allora non vi resta che continuare a leggere.

    È un’estate rovente per chi come noi è appassionato di racing games: i continui rumors riguardanti Forza, PCars e perché no, anche l’hype attorno al nuovo F1 2017 sembrano farla da padrona, tuttavia il mondo della simulazione non è da meno e quindi anche il famosissimo iRacing vuole farsi sentire urlando ad alta voce <<Presente!>>. Sì, perché nonostante sia un prodotto definibile “di nicchia” rispetto ad altri sim come Assetto, riesce lo stesso a fare capolino nei cuori e nelle menti di molti sim racers, in particolare quelli più votati all’online. So che dovrei lasciar questo giudizio alla fine, ma penso sia cosa nota affermare che iRacing sia il punto di riferimento più alto in termini di competizione online, seria e ragguardevole. Lo è sempre stato, è nato con quest’obiettivo e si è affermato come tale nonostante un aspetto rilevante quale il metodo di pagamento. Su questo però ci torneremo più avanti nell’articolo. Ora, è il momento, invece, di fare il punto della situazione sul suo sviluppo, perché alla iRacing.com Motorsport Simulation, non hanno pensato un attimo di adagiarsi sugli allori; al contrario, da quando è uscito nel lontano 2008 iRacing è stato capace di innovarsi, completarsi con svariate vetture e circuiti ma soprattutto migliorando quel sistema di competizione online per cui è invidiato in tutto il mondo. Senza addentrarci nei meandri della sua storia, iRacing ora offre una serie di campionati ufficiali nei quali partecipare, che vanno dall’IMSA al Blancpain GT Series, passando per Indycar e la NASCAR. Nell’ultimo periodo, in particolare, sono state aggiunte molte cose, dando una sterzata decisa al titolo, che per poco non rischiava di addormentarsi un po’ troppo.

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    Ecco quindi l’arrivo a sorpresa della licenza per i campionati americani di World of Outlaws e USAC Racing, due serie poco famose nel vecchio continente ma che sono importanti perché hanno dato il benvenuto su iRacing al mondo delle quattro ruote su sterrato. Non solo più asfalto, quindi, ma anche gare per gli amanti del “dirt”. Continuando con quest’argomento come non citare l’arrivo prossimo della Volkswagen Beetle da RallyCross, che si porta dietro non solo qualche circuito ma soprattutto la licenza ufficiale per il campionato stesso (aspettiamoci quindi altre novità in futuro a riguardo). Se però delle gare online su sterrato non siete interessati ecco che il simulatore americano ha ufficializzato l’approdo delle sportivissime Porsche, per ora inserendo soltanto la 911 GT3 Cup 2017, un’auto potente, divertente ma non così semplice da portare al limite e che permette di affrontare campionati mozzafiato. Altra interessantissima novità è data da due ulteriori vetture da corsa, stiamo parlando della Ferrari 488 GTE (il cavallino rampante fa così il debutto su questo sim) e della sua acerrima rivale, la Ford GT LM 2016. Due bestie per la pista, pronte ad affrontarsi a suon di sportellate e giri al cardiopalma sui circuiti più famosi del mondo (La Sarthe compreso) che iRacing offre. Le novità, però, non sono finite qui: negli ultimi mesi sono stati fatti passi avanti con il Tyre Model, croce e delizia di questo pregiato simulatore; ora la sensazione di scivolamento che caratterizzava le auto in condizioni estreme è migliorata, lasciando spazio a un feeling decisamente più realistico. Per quanto riguarda le piste, dobbiamo per forza ricordare (soprattutto per gli appassionati di NASCAR) due nuovi ovali quali il Myrtle Beach Speedway e il Bullring di Las Vegas. Quello che però ha lasciato di stucco i giocatori, dopo anni di richieste, è l’annuncio ufficioso del ciclo giorno-notte, una feature dannatamente importante soprattutto per affrontare con quel pizzico di realismo in più, le gare di endurance proposte dal simulatore. Tuttavia c’è un “forse” grande come una casa, perché dal video pubblicato qualche giorno fa, non si vede chiaramente la transizione tra giorno e notte fonda, ma sembrerebbe piuttosto partire dall’alba e giungere fino alla sera. Bisognerà aspettare, quindi, altre notizie ma ad ogni modo, sarà divertente poter gareggiare finalmente con cambi d’illuminazione. Insomma, se vi eravate allontanati per qualche periodo dal simulatore in questione, sappiate che aggiornamenti, miglioramenti e novità ce ne sono ampiamente stati, per tutti i gusti.

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    Ora è giunto il momento di addentrarci nella giungla dei pro e dei contro, anche se nel caso di iRacing, si tratta di aspetti concentrici, nel senso che un fattore negativo può nascondere un lato positivo e viceversa. Inizierei da una caratteristica che esprime al meglio il mio concetto ovvero il force feedback: se siete abituati a sim come Assetto Corsa piuttosto che rFactor vi troverete dinanzi ad un ritorno di forza diverso, che può far storcere il naso ma che dopo ore di abitudine non pregiudica in alcun modo il divertimento e l’immersione. Quest’aspetto è sempre stato un po’ critico per il simulatore americano: certi comportamenti della vettura, purché veritieri, non sono trasmessi con precisione come invece accade in altri casi. Il lato positivo si riscontra però nel fatto che, nonostante non sia un FF magistralmente definito, si ha comunque la percezione di ciò che accade perché il modello fisico e dinamico delle auto è realistico e non delude le attese. Un altro esempio del ragionamento è dato dai contenuti che come sappiamo, sono quelli che attraggono la maggior parte del pubblico. Nel caso di iRacing ci troviamo di fronte a decine di auto e tracciati diversi, ma che nella gran parte dei casi sono appartenenti a classi e campionati americani, con poca varietà di vetture europee (una dozzina o poco più). È questo un punto cruciale e molti appassionati potrebbero storcere il naso di fronte a tale caratteristica. Tuttavia il discorso cambia se si parla di circuiti, poiché iRacing è in assoluto il simulatore con più piste ufficiali laser scannerizzate in circolazione; un numero che si avvicina al centinaio, incredibile, senza contare le varie configurazioni, ma la cosa più importante è che ha alcune esclusive d’eccezione: fra tutte citerei La Sarthe, Suzuka, Bathurst, Sonoma, Watkins Glen, Montreal, Motegi e Donington. Ce n’è veramente per tutti i gusti ed è davvero piacevole poter svolgere gare entusiasmanti su circuiti così famosi e ben realizzati. Collegato a questo discorso, però ve n’è uno ancor più importante e che non è possibile saltare: il costo. Sì, cari lettori, iRacing vive di rendita, se così possiamo dire, perché non solo bisogna pagare una quota d’iscrizione mensile o annuale (meglio propendere per la seconda, più conveniente) ma fa pagare ogni auto o pista in più che si desidera provare. E il prezzo pro auto/circuito non è dei più bassi: si parla di circa 10/15 € per singolo pezzo e questo, ahimè, tiene ancora lontane molte persone che invece vorrebbero gustare il magnifico online e le stupende piste offerte. Da qui potrebbe nascere un dibattito infinito sui pro e contro della decisione di iRacing nel far pagare ogni contenuto aggiuntivo, ma la verità è che bisogna tenere sempre bene in mente qual è l’obiettivo di questo simulatore: prendere parte a uno o più campionati, in modo serio, come fosse un’impresa vera e non solo virtuale. Non è nel DNA del sim guidare in maniera superficiale o senza impegni, no: con iRacing ci si deve mettere in testa di spendere in primis soldi, ma poi soprattutto ore alla guida anche solo di una vettura, per ricevere in cambio soddisfazioni che derivano da vittorie certificate e premiate, in base al campionato e al livello di appartenenza. Si va quindi oltre il mero divertimento. iRacing è, infatti, il punto di congiunzione fra la stanza con pc e postazione guida e la pista vera e propria, è un mondo a se stante e per essere ciò che è, purtroppo fa pagare (a caro prezzo) i suoi contenuti esclusivi.

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    Da qui, io introdurrei l’ultima caratteristica che però in questo caso è solo un unico e grande pro: il multiplayer. Che siano stanze private, pubbliche o campionati ufficiali, iRacing è in grado di donare ai suoi utenti un’esperienza pressoché perfetta nel mondo delle sfide online. Certo non mancano problemini vari, ma in generale ogni dettaglio è studiato per garantire più aspetti cruciali: anzitutto uniformità tra i giocatori (esiste, infatti, un sistema di ranking avanzato che suddivide in classi i piloti e man mano che si procede, senza ovviamente incappare in ban o sanzioni, si sale di livello); tutto questo per far sì che nei campionati più seri, non ci siano giocatori inesperti che potrebbero “rallentare” l’esperienza di chi invece è più che un semplice amatore. In realtà il sistema è un po’ più complicato di quanto non vi abbia spiegato, ma il succo è quello. Altro aspetto chiave è la possibilità di partecipare in eventi organizzati da brand o addirittura federazioni ufficiali, con premi in denaro che in base all’importanza vanno dalle centinaia fino alle migliaia di euro. Per garantire quest’aspetto gli sviluppatori hanno, nel tempo, evoluto il loro sistema di gestione dei server e hanno limato ogni dettaglio del simulatore: dalle qualifiche ai GP, dalle bandiere in pista ai pit stop, dalla possibilità di fare gare multi-classe a quelle endurance, dai telecronisti agli spettatori (quindi eventi live in streaming), fino all’implementazione di una delle VR più interessanti e meglio riuscite nel panorama dei simulatori; il tutto nel tentativo di creare un mondo unico nel suo genere.

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    Quello di iRacing è appunto un mondo diverso, che attrae molti sim racer ma che allo stesso tempo non ne avvicina a sufficienza molti altri; è un simulatore ricco di tanti contenuti ma per usufruirne bisogna fare un piccolo grande investimento secondo ciò che si desidera provare. Il consiglio è di testarlo almeno una volta nella vita, e prima di buttarsi a capofitto, fare un lungo respiro, controllare la carta di credito e poi soprattutto ricavare del tempo per dedicare anima e corpo a uno dei simulatori più famosi, soddisfacenti e coinvolgenti presenti su pc. Anche in questo caso, il discorso finale è simile ai precedenti articoli: iRacing è un sim particolare, unico nel suo genere, votato all’online e basta, ma per questo non deve essere snobbato ma piuttosto va vissuto alla sua maniera e per farlo serve addentrarsi nella foresta variopinta dei campionati online che esso offre con raziocinio.

    Commenti e discussioni sul forum

    A cura di Mauro Stefanoni

     

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