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Brutto incidente sugli sci per Schumacher


VELOCIPEDE

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Paura per Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo di Formula Uno è rimasto coinvolto in una caduta mentre stava sciando nella località di Meribel sulle Alpi francesi. Subito trasferito in elicottero in ospedale, l'esito degli accertamenti ha evidenziato un grave trauma cranico, anche se il tedesco non rischia di perdere la vita: questo quanto riferito dai responsabili del resort di Meribel, dove si è verificato l'incidente. "Soffre di una grave lesione alla testa, ma non è in prognosi riservata"

Un aggiornamento che stona con quelle che erano state le dichiarazioni rassicuranti rilasciate poco dopo la caduta da Christophe Gernignon-Lecomte, direttore generale dell'ente Meribel Tourisme: "La polizia sta indagando per capire cosa ha provocato l'incidente. La caduta è avvenuta alle 11.07 circa mentre sciava fuoripista. Ha sbattuto la testa contro una roccia e i soccorsi sono intervenuti rapidamente, alle 11.15. E' stato issato e portato in ospedale a Moutiers. Era scioccato, un po' agitato, ma cosciente. Potrebbe trattarsi di un trauma cranico, ma non dovrebbe essere nulla di grave".

"Michael è caduto nel corso di una gita sugli sci nelle Alpi francesi. E' stato trasportato in ospedale dove sta ricevendo un'assistenza medica professionale", ha fatto sapere attraverso una nota inviata al settimanale tedesco 'Bild' Sabine Kehm, manager e portavoce di Schumacher. "Chiediamo la vostra comprensione, non possiamo dare informazioni continue sulle sue condizioni di salute. Indossava un casco e non era solo". Secondo la 'Bild' l'ex pilota della Ferrari, che il prossimo 3 gennaio compirà 45 anni, era in compagnia del figlio 14enne e non vi sarebbe stata alcuna collisione con altri sciatori.

Dall'ospedale di Moutiers Schumacher è stato trasferito in quello più attrezzato di Grenoble. A prendersi cura del sette volte campione del mondo il professor Gerard Saillant, amico di lunga data del tedesco, esperto di lesioni cerebrali e già al fianco dell'ex pilota in occasione dell'incidente di Silverstone nel 1999. Non è la prima volta che 'Schumi' rimane coinvolto in un incidente lontano dalle piste di Formula 1. In passato l'ex grande campione tedesco era più volte caduto in moto: l'infortunio più grave nel 2009 in Spagna quando riportò anche alcune fratture vicino al collo.

 

fonte Repubblica.it

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  • VELOCIPEDE

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  • Alex Yoong

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Da ateo non posso pregare ma solo sperare che gli sia fatta salva la vita e possibilmente una normale. Se dal Marzo 1995 i motori sono diventati la mia passione viscerale è anche grazie a lui, e tanti ricordi dei miei 30 anni di vita sono indissolubilmente legati anche a sue imprese e sconfitte, perciò gli rivolgo i miei migliori auguri...non mollare Schumi....

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Guest gaevulk1977

non riesco a credere come uno abituato come lui a giocare sul filo del rasoio giocando con la morte ad ogni gara come  sempre fa un pilota di f1 ,possa  rischiare la vita per una banale caduta sugli sci 

sono schoccato

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La vita di Michael Schumacher è appesa a un filo. Le sue condizioni restano critiche e non consentono di fare previsioni sul futuro . «Se non avesse avuto il casco sarebbe già morto» dicono i medici dell’ospedale di Grenoble in una conferenza stampa. «Presenta lesioni cerebrali diffuse». Dopo averlo operato per ridurre i traumi riportati in seguito alla caduta dagli sci a a Meribel, in Francia, i medici escludono altri interventi. Il sette volte campione del mondo di F.1 è ora alle prese con sua la gara più difficile. È in uno stato di coma artificiale, dice il bollettino medico, per ridurre gli stimoli e la pressione all’interno del cranio. L’edema è stato ridotto, ma i dottori non si pronunciano: «È impossibile dire se sopravviverà».
Dalle prime ricostruzioni sulla dinamica dell’incidente emerge quanto l’impatto sia stato violento. Il casco che Schumacher indossava al momento dell’impatto con la roccia si è rotto. L’ex ferrarista ha perso il controllo sulla neve fresca cadendo per diversi metri.
Nella notte sono arrivati anche agli amici e collaboratori di sempre, Jean Todt e Ross Brawn. Protagonisti insieme al sette volte campione del mondo di Formula Uno di anni indimenticabili per la Ferrari. Sui social network, la notte si è trasformata in una lunga «veglia» colma di messaggi di affetto verso Schumi. Piloti e appassionati hanno voluto manifestare tutta loro vicinanza. Fra i tanti il campione del mondo in carica di F1 Sebastian Vettel che su Twitter lo considera come un «secondo padre». Felipe Massa, dal Brasile, fa sapere che sta pregando per lui: «Dio ti benedica Michael». E ancora Giancarlo Fisichella: «È la gara più difficile, sono sicuro che vincerai anche questa». Fernando Alonso : «Rimettiti presto». E l’ex compagno di squadra in Ferrari Rubens Barrichello: «L’importante nella vita è ricordare i bei momenti, prego per te».

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"Le condizioni di Michael Schumacher sono molto gravi. La situazione resta critica, ci sono lesione cerebrali diffuse, al momento è nel reparto di rianimazione e non possiamo pronunciarci sul suo futuro. Abbiamo ridotto l'edema cerebrale, è in coma artificiale per limitare la crescita della pressione intercranica". Così i medici dell'ospedale di Grenoble, che hanno emesso un nuovo bollettino medico sulle condizioni di Michael Schumacher, dove si trova ricoverato in stato di coma a seguito della grave caduta sugli sci avvenuta domenica.
E' stato specificato anche che, contrariamente a quanto era trapelato, Schumacher è stato operato "una sola volta", che l'intervento, effettuato immediatamente dopo il suo arrivo "è andato bene" e che al momento "non sono previsti altri interventi".
Nella caduta il pilota ha riportato un "severo traumatismo cranico". "Quando è arrivato in ospedale era in stato confusionale e non rispondeva alle domande. L'impatto con la roccia è avvenuto nella parte destra del capo"

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IL TRAUMA cranico grave di cui è rimasto vittima l'ex pilota tedesco Michael Schumacher, 44 anni, solleva molti interrogativi, al punto che i medici giudicano ancora prematura qualsiasi previsione sul suo esito. Tuttavia, l'agenzia francese France Presse ha realizzato, con la consulenza dei medici che stanno seguendo da vicino il caso, un questionario divulgativo strutturato con domanda e risposta, in cui sono elencate anche le possibili conseguenze di chi subisce un infortunio simile a quello del campione tedesco di Formula 1.

Che cosa è un trauma cranico grave?
E' uno shock subìto alla testa. Se i traumi leggeri sono piuttosto frequenti e si risolvono per lo più senza o con poche conseguenze, quelli gravi, più rari, provocano delle lesioni cerebrali. Il pronostico, in genere, è legato alla profondità e all'estensione delle lesioni. Una parte di questi casi purtroppo va incontro al decesso o alla disabilità permanente. Ma ci sono anche casi in cui il soggetto infortunato sopravvive e si riprende senza troppi strascichi.
 
Perché i medici hanno giudicato ancora prematuro pronunciarsi sull'esito clinico di Schumacher?
"E' normale in questa fase iniziale che i medici non possano stabilire se l'evoluzione del trauma va verso il  peggioramento o il recupero", spiega Jean-Luc Truelle, primario di neurologia dell'ospedale Foch a Suresnes, vicino Parigi. "Occorrono in media - continua il medico - almeno 48 ore prima
di poter formulare una prognosi". Le possibilità di recupero variano a seconda degli individui: possono dipendere dall'età - un uomo a 20 anni recupera più facilmente di uno di 70 - ma oltre alle condizioni fisiche contano anche quelle mentali: "Un ex pilota come Schumacher  - sostiene ancora il dottor Truelle - è dotato di una salute mentale eccezionale".

Come va trattato un trauma cranico grave?
Tutto dipende, come già detto, dall'entità delle lesioni che possono essere evidenziate dalla tac: fratture, ematomi (masse di sangue) e edemi cerebrali (rigonfiamento del cervello in seguito all'accumulo di liquidi nei tessuti). Nel caso di Schumacher, i medici hanno trovato degli ematomi asportati con un intervento chirurgico. Ma la tac ha anche mostrato un edema cerebrale diffuso, che aggrava ancora di più la situazione in quanto può causare ipertensione intra-cranica che si manifesta con violentissimi mal di testa e vomito. "Per evitare che il cervello vada in sofferenza e le lesioni diventino irreparabili, l'ex pilota è stato posto in coma artificiale, e la temperatura del corpo è stata abbassata fra i 34 e i 35 gradi per diminuire il consumo di energia del cervello e dunque proteggerlo", spiega Jean-François Payen, primario di Rianimazione dell'ospedale di Grenoble dove il pilota è ricoverato.

L'intervento chirurgico ha mostrato lesioni emorragiche. E' preoccupante?
Secondo il dottor Truelle, le emorragie compromettono tutte le funzioni del cervello dell'ex pilota. E questo è un elemento "niente affatto rassicurante", in quanto, se si può asportare un ematoma chirurgicamente, è più difficile far riassorbire le emorragie diffuse.

Quali possono essere le conseguenze a lungo termine di un trauma cranico grave?
E' difficile, secondo i medici, uscire da un infortunio del genere senza conseguenze. Le principali sono disfunzioni cognitive (cambiamenti di comportamento, irritabilità, lentezza nei movimenti, disturbi della memoria e dell'attenzione) e più raramente disfunzioni motorie (paralisi, perdita dell'equilibrio) e crisi epilettiche. Una rieducazione è possibile ma è il percorso lungo e complesso

 

fonte Repubblica.it

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Michael Schumacher sciava a non oltre 20 Km/h al momento della sua sfortunata caduta domenica scorsa. Lo riferisce la rivista tedesca "Der Spiegel".
Il magazine scrive di un turista che stava sciando sulla stessa pista di Schumi a Meribel e che ha un video che permette di vedere l'incidente del sette volte campione del mondo di F.1. L'uomo stava riprendendo la sua fidanzata, quando, sullo sfondo, uno sciatore è caduto su un sentiero non marcato. Corrispondono l'ora ed il luogo del'incidente a Schumacher. "E' successo lentamente. Ha sciato a 20 chilometri all'ora, non di più", ha detto il testimone.
Luca Badoer, test driver della Ferrari negli anni in cui Michael Schumacher trionfava con la rossa infilando cinque titoli iridati di fila è tornato a trovare l'amico fraterno all'Ospedale Universitario di Grenoble. "E' stabile" conferma il pilota di Montebelluna ai microfoni del TG1. "Per me e' mio fratello ed io continuo ad essere positivo" dice Badoer.

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